Un Viaggio On The Road in Ape Calessino Insieme a The Gira e Generali Italia

Partire per un viaggio on the road da Milano, percorrendo solo strade secondarie, fino ad arrivare a Cagliari alla guida di un Ape Calessino potrebbe spaventare molte persone, ma io e altri 3 ragazzi  non ci siamo fatti scoraggiare e insieme a The Gira e Generali Italia ci siamo imbarcati in questa folle avventura.

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Mio padre in primis era terrorizzato dall’idea di vedermi partire con un’Ape calessino alla volta della Sardegna, ma a fine vacanza si è dovuto ricredere. Nonostante la fatica, perché, parliamoci chiaro, non è proprio una passeggiata, sono tornata a casa felice e soddisfatta di aver vissuto questa splendida esperienza.

Partiamo dall’inizio, ossia da Milano dopo la consegna dei due Calessini, il primo guidato da Bryan con a bordo Claudia e il secondo che vedeva me e come pilota Pietro, il mio storico amico del mare. Pieni di entusiasmo e di fermento siamo partiti con i nostri bolidi in direzione Genova, sfrecciando a 60 km/h abbiamo raggiunto questa splendida città dopo ben 7 ore. Eheheh ora capite, perché l’ho definita “una folle avventura”. Noi di certo non ci siamo fatti scoraggiare e il giorno successivo, dopo aver registrato una puntata di “Special Max” il nuovo programma di Gambero Rosso che potete vedere tutti i giovedì sera alle 21.30 sul loro canale di Sky,  ci siamo imbarcati sul traghetto che ci ha portato ad Olbia, da qui è iniziato il nostro viaggio alla scoperta della Sardegna. Non potendo fare la superstrada, ci siamo goduti le strade secondarie che ci hanno permesso di conoscere i paesaggi più selvaggi e meno conosciuti di questa isola. In questo modo avevamo la possibilità di fermarci ogni volta che volevamo per fotografare, riposarci, mangiare o semplicemente per ammirare la natura circostante. Lungo il nostro viaggio ci siamo fermati a visitare diversi luoghi; dai più classici Porto Rotondo e Porto Cervo a Santa Teresa di Gallura e Costa Paradiso fino ad arrivare a Isola Rossa. Il giorno dopo siamo partiti per Sassari, lungo il percorso ci siamo fermati a Castelsardo per visitare questo borgo magnifico e per sgranchirci un po’ le gambe. Le tappe successivo sono state Alghero, Bosa e Oristano tutte e tre mi hanno affascinato, ma in modo diverso; la prima super giovane e movimentata, la seconda coloratissima e la terza.. Beh, se non ci siete stati dovete andarci! Come ultima grande tratta abbiamo fatto Oristano-Cagliari, quest’ultima città è stata una scoperta: non mi aspettavo una città così ricca di storia, locali super carini e tanti giovani.

Sfortunatamente non siamo riusciti a fare molta vita da mare godendoci le limpide acque sarde, ma in due o tre occasioni ci siamo fermati per una sosta rigenerante lungo la spiaggia, giusto il tempo di un tuffo in mare per rinfrescarci dal tanto caldo, un rapido sonnellino al sole e via di nuovo sui calessini verso la tappa successiva.

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Viaggiando si entra in contatto con realtà, culture e tradizioni differenti e un modo per conoscere fino in fondo una regione, è assaggiare i loro piatti tipici, e da curiosa food blogger è quello che ho fatto. Mollareddus, culurgiones e fregola  i loro primi piatti insieme alle linguine con arselle bottarga e cozze. Il Buonissimo pane carasau o guttiau che ci hanno salvato in tante occasioni di estrema fame, l’immancabile pecorino Sardo, che ho portato anche a casa, come dolce le seadas e il Filu e’ferru e il mirto ovvero i liquori che Bryan prendeva sempre a fine pasto.

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Lungo il nostro tragitto abbiamo incontrato tante persone, tutti rimanevano affascinati dal nostro bizzarro mezzo, si avvicinavano incuriositi e un po’ perplessi, ma poi, divertiti, ci chiedevano se potevano farci una foto. Durante i lunghi chilometri percorsi la maggior parte delle macchine che ci superavano avevano un passeggero munito da macchina fotografica o cellulare pronti a scattare una foto dei calessini, questa cosa ci ha sempre divertito molto.

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Otto giorni di viaggio per un totale di 1000 km. Se all’inizio avevo avuto qualche timore, ora posso affermare che è stato un viaggio entusiasmante e coinvolgente. Mi è piaciuta la possibilità di vivere la Sardegna in un modo diverso, ammirando le mille sfaccettature che questa regione ha da offrire: i piccoli paesini, le grandi città, la natura tipica mediterranea e i paesaggi deserti che mi ricordavano l’Africa. Ho scoperto che viaggiando a 60 km/h riesci davvero a vivere un posto, soffermandoti su ciò che ti circonda, assaporando il vento che ti scombina i capelli e il sole che brucia sulla pelle.

Se siete amanti dell’avventura e dei viaggi on the road, vi consiglio di noleggiare un Calessino e di andare dove vi porta il cuore.

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Foto scattate con Iphone 6s e Fujifilm X-T10

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